Errare humanum est, perseverare autem diabolicum!
Questo è stato il primo pensiero al suono della sveglia alle 4 di un sabato che non prometteva niente di buono dal punto di vista meteorologico!
Eppure, puntuali e pimpanti, assonnati ma determinati in 28 si sono presentati alla partenza delle 5 e tra loro c’erano anche tutti i partecipanti della precedente gita, anche quella iniziata all’insegna del maltempo! Del resto non si poteva assolutamente rinunciare ad una gita che fin dalla locandina prometteva meraviglie e l’inaspettato esito della gita dell’11 luglio aveva reso tutti fiduciosi anche stavolta! Perseverare ha ripagato perché il giro è stato fatto senza problemi e soprattutto senza scrosci di acqua, anche se il cielo è sempre rimasto grigio.
Partiti poco oltre il passo Falzarego, in direzione Forcella Col dei Bos,
abbiamo percorso la splendida Val Travenanzes passando per le cascate dell’omonimo ruscello,
sempre girando attorno all’imponente Tofana de Rozes, per poi affrontare l’impegnativa salita, lungo il sentiero 403 che porta al rifugio Giussani.
Gli occhi ed il cuore riempiti dalla bellezza e dalla maestosità del paesaggio che ci circondava ci hanno fatto arrivare in cima stanchi ma appagati.
D’obbligo, camminando in mezzo a tanta bellezza, una preghiera di ringraziamento a chi ha percorso quei sentieri con altro spirito: In tutta l’area delle Tofane si possono osservare i resti dei manufatti costruiti dai militari durante la Prima Guerra Mondiale e non è difficile immaginare quanto dura fu la vita di quegli uomini/ragazzi, costretti a vivere, combattere e morire tra mille stenti.
Meritata sosta al rifugio, foto di rito tutti intabarrati e rientro al passo Falzarego con sentiero 403 e 412.
Un doveroso ringraziamento al Capogita e speriamo che la prossima gita ci regali un po’ di sole!
Scritto da: Patrizia Vedovato